Il Cantiere Navale Arno è divenuto pioniere nell'adozione di innovazioni nel campo del design e della costruzione navale, facendo dei Picchiotti un punto di riferimento nel settore. Si tratta di un racconto intriso di progresso e innovazione, tramandato con passione e maestria alle prossime generazioni.
Le prime testimonianze riguardanti la famiglia Picchiotti risalgono al Seicento: fu allora che alcuni spagnoli trovarono una sistemazione a Limite sull’Arno e che lì, sulla riva sinistra del fiume, iniziarono a costruire imbarcazioni.
Leggenda vuole che al loro continuo picchiare sul legno si debba il soprannome, che, come spesso accade in Toscana, si è trasformato ben presto in un vero e proprio cognome.
Nel 1858 Leopoldo II, Principe imperiale d’Austria e Granduca di Toscana conferì a Gaetano Picchiotti il diploma della decorazione industriale di prima classe per il modo “con cui Egli si è reso bene merito della industria toscana come costruttore di legni di commercio marittimo”.
Nel 1935 il cantiere “Giuseppe Picchiotti & Figli” fu trasformato nel “Cantiere Navale Arno” da Raffaello, Alessandro, Lorenzo e Nello Picchiotti.
A Limite sull’Arno, il Cantiere Navale Arno e il Cantiere Picchiotti, associati tra loro poco distanti l’uno dall'altro, collaborarono per far fronte alle numerose commesse da parte dei ministeri Italiani e dei governi stranieri, prima e durante le Grandi Guerre.
Nel 1973 a Limite sull’Arno nasce il primo Leopard, ancora oggi marchio leader nella produzione di grandi yachts.
C’è ora una nuova generazione di Picchiotti a proseguire la tradizione di famiglia e a guidare il cantiere con la dedizione e la passione che da secoli vengono tramandate di padre in figlio insieme alle loro conoscenze.
Le ultime discendenti Valentina, Alessia, Francesca e Alessandra nel 2020 riprendono il marchio Cantiere Navale Arno e danno vita al progetto Arno P14.
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